Nelle varie civiltà è sempre esistita l’usanza di ornare le pareti esterne ed interne degli edifici; le classi più agiate usavano adornare la muratura interna delle abitazioni come meglio potevano con affreschi, tendaggi, rivestimenti in legno, stucco e cuoio.
Durante il Medioevo in Europa si diffuse l’araba tradizione degli arazzi, cioè particolari tappeti che ornavano le pareti dei palazzi e dei castelli di tutte le più importanti corti europee; l’arazzo, pertanto, può essere considerato come il più vicino parente della carta da parati. Nel cinquecento iniziò l’uso della carta ornata da incisioni stampate da matrici di legno come decorazione murale di grandi dimensioni; ma l’invenzione della carta da parati come la conosciamo noi oggi, però, è da attribuire al settecentesco incisore francese Jean Papillon il Giovane, in un’epoca in cui lentamente si sostituiva la decorazione manuale o l’utilizzazione di complicati rulli artigianali; nell’Ottocento, con le più moderne tecniche industriali, il prodotto divenne largamente diffuso e accessibile a un pubblico molto maggiore; allargandosi le scoperte e le comunicazioni, nel XII secolo in Europa si iniziò a importare la carta dalla Cina e col tempo essa divenne un valido sostituto dei costosissimi arazzi, o della carta faticosamente stampata da matrici di legno. Pertanto si iniziò l’usanza di dipingerla per poi applicarla alle pareti. Solo in tal modo il prodotto divenne largamente diffuso e accessibile a un pubblico molto maggiore.
Oggi la carta da parati si acquista in rotoli, ciascuno dei quali ha delle misure standard, fissate dall’IGI, per quanto esistano diverse eccezioni secondo il tipo, il supporto e la materia prima utilizzata. Nel corso degli anni anche la carta da parati è stata oggetto di mode che seguono le correnti artistiche e culturali del periodo, proprio come l’abbigliamento: se tra fine Ottocento e gli inizi del Novecento era il Liberty a influenzare le decorazioni, nel recente passato, soprattutto dal secondo dopoguerra, si passò a fantasie geometriche dai più svariati colori. Il periodo di maggior diffusione di questa tecnica di rivestimento delle pareti domestiche negli anni settanta avvenne anche in Italia dove però attualmente sono poche le aziende di produzione ancora attive: quasi tutte le collezioni, infatti, sono di provenienza europea o extra europea.

Carta da parati di gusto orientale per Hurlcote Manor, Inghilterra, inizio XVII secolo
Londra, Victoria and Albert Museum

Londra, Victoria and Albert Museum

XVIII sec. Parigi, Musée des Arts Décoratifs
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